lunedì 6 aprile 2015

Non è richiesto abbigliamento intimo.

Osservo le splendide natiche nude di Laura che, dinanzi allo specchio, sta sistemando le spalline del top bianco a fiori. Si è innamorata di quel capo appena lo ha visto ed ora si ammira dentro di lui. Forse è troppo stretto in vita ma le disegna il seno in un modo stupendo, sul davanti un riporto in raso a “V” lo fa assomigliare più ad un bustino che ad una capo estivo.

- Ti sta benissimo!
- Davvero?
- Sì!

Laura si guarda mentre con le mani solleva il seno, quindi si volta verso il letto e prende la cortissima gonna dorata in maglia elasticizzata, la spiega e si piega a 90 gradi per farla passare attraverso i piedi rinchiusi nei sandali dal tacco altissimo che slanciano le sue già lunghe gambe. Lentamente tira su la gonna e se la sistema bassa in vita, la liscia con le mani quindi si volta verso di me:

- Pronta!
- E… gli slip?

Laura non risponde, afferra il cellulare che ha riposto sul comodino, pigia qualche tasto poi me lo passa. Sul display leggo il testo di un sms: “Non è richiesto abbigliamento intimo”
Mentre rendo il telefono alla mia donna mi scopro eccitato al pensiero che sarà una festa molto particolare quella cui siamo stati invitati.
Laura s’incammina dinanzi a me verso l’uscita della camera dell’albergo e non posso fare a meno d’ammirare il suo sedere disegnato dalla strettissima gonna ed i glutei che danzano sotto il tessuto, si nota chiaramente che non ha nulla sotto e la gonna è tanto corta che pur tenendola bassa scopre una buona porzione delle natiche.

**

Cammino verso l’uscita contando mentalmente quanti “pezzi” ho indosso, escluse le scarpe sono due, solo due lembi di tessuto aderente sul mio corpo. La gonna preme sui miei glutei, la percepisco aderente la pelle e mi sento nuda. Cerco di fare dei passi corti per non mostrare platealmente che sotto non ho nulla, ma il fresco che sento sotto mi fa capire che mi sto bagnando al solo pensiero. Mi sento desiderabile, eccitante… bella, anzi bellissima. Inspiro e sento il seno premere sul top, devo stare attenta o lo faccio esplodere.
Provo ad immaginare l’effetto che farò sugli uomini alla festa ma devo fermarmi, non posso continuare o non potrò più nascondere l’eccitazione che sento nascere dentro.

**

Alla festa Laura è circondata da uomini che fanno a gara per attirare la sua attenzione, la cosa non mi stupisce; la sua disponibilità è tanto palese che mi stupisco non la stiano già stuprando in gruppo. Ma lei sa come tenerli a bada.
Non è l’unica donna presente e, sicuramente, le altre sono disponibili quanto lei ed altrettanto nude sotto, ma Laura sa come attirare l’attenzione. Si muove sensuale, ride e non nega un sorriso a nessuno. A differenza delle altre lei non sta valutando gli uomini che le stanno intorno, si sta offrendo a chi saprà dirle le parole giuste e nel dubbio, ora si sta offrendo a tutti, indistintamente. Continua a lisciarsi la gonna che tende a salire, ogni movimento che fa scopre sempre di più le gambe e quei gesti naturali sono più eccitanti di tante nudità che vedo esposte in giro.
All’improvviso vedo il suo sguardo illuminarsi, si allontana dal gruppo e mi raggiunge con la scusa di prendersi da bere.

- Mi piace quello! – ammette indicando un ragazzo tra gli altri.
- E che ci vorresti fare? – le domando
- Sesso!
- Ti basta lui?
- Sì!
- Puoi averne quanti ne vuoi… guardali come sbavano per te.
- Lo so, ma ne basta uno… se…
- Se?
- Se mi fa godere quando mi…

Laura si avvicina e preme il corpo contro il mio mentre mi supplica con gli occhi.
Lascio scivolare una mano lungo il suo fianco, scendo sui glutei quindi passo davanti, sollevo di poco la gonna e scivolo tra le sue gambe che lei apre leggermente. È completamente bagnata e caldissima tra le cosce.

- Hai voglia.
- Tanta!
- Non ti nascondere, però… e niente baci, solo sesso!
- Tranquillo, non ti perderai un solo istante… e non solo tu.

Con questa frase si accomiata e torna in mezzo al gruppo di spasimanti i quali hanno compreso il motivo del suo allontanamento ed ora sono in attesa della sua decisione. La vedo puntare direttamente sul ragazzo che ha scelto, o che ha saputo sedurla, camminando decisa. I suoi lunghi passi sui tacchi alti le fanno sollevare la gonna troppo stretta ma, ora, non se ne preoccupa più. Sicuramente vista davanti è uno spettacolo erotico, i lunghi capelli biondi che ondeggiano ad ogni passo, il seno fisso nella sua soda immobilità ed il pube nudo che affiora da sotto il lembo di tessuto che la cinge in vita.
Giunta dinanzi al suo uomo lo prende per mano e, senza degnare di uno sguardo gli altri, lo guida verso il giardino.

Poco dopo la trovo intenta a strofinare il sedere contro i genitali del ragazzo, si lascia accarezzare mentre si appoggia a lui e tiene stretto in mano il bicchiere di vino che, sicuramente, non berrà. È bellissima quando lascia libera la sua innata carica erotica, sta eccitando a dismisura il ragazzo e tutti quelli che l’hanno seguita per spiarla.
Lentamente Laura volta il viso verso il ragazzo e lo bacia mentre lui le solleva la gonna scoprendole completamente il pube. Lei si lascia trasportare dalla passione e lo bacia sempre più intensamente. So che lo fa per colpirmi, il bacio è da sempre escluso poiché indica una passione che va al di là del puro sesso. Può sembrare assurdo ma è una regola che ci siamo dati sin dall’inizio. Ora lei non solo lo sta baciando ma lo fa con tutta la passione che riesce a tirare fuori.
Lui, però, vuole andare direttamente al solo e si china a baciarle il sesso così stupendamente esposto, Laura geme e gli trattiene la testa tra le gambe, spinge il pube contro la lingua ed inizia a prendere parte di quel piacere che cerca.
Da come la vedo coinvolta le do pochi minuti prima di raggiungere un orgasmo, è troppo eccitata per resistere a lungo senza qualcosa dentro. Infatti dopo una breve leccatina al membro del ragazzo lo fa spogliare mentre si sfila la gonna. Mi sfugge un mormorio di disapprovazione, l’avrei trovata molto più eccitante con la gonna sollevata e raccolta in vita, ma lei tiene ancora indosso il top e questo mi piace.
Laura appoggia le mani ad una grande anfora e sporge il sedere offrendosi senza alcuna esitazione

**

Lo voglio!
È dietro di me, lo sento che si prepara. Spingo ancora più in alto il sedere e cerco di trattenere il respiro. La sua mano che si poggia sul sedere mi fa rabbrividire, un formicolio si spande nel mio corpo. L’attesa e terribile ma voglio che sia lui a prendermi.
Finalmente percepisco qualcosa sulle labbra della vagina, un qualcosa che spinge delicatamente e mi apre lentamente ed entra in me. M’invade e mi riempie, colma il doloroso senso di vuoto che sentivo nel ventre e mi dona un piacere che non mi soddisfa, ma serve solo a farmi desiderare di sentirlo ancora più dentro. Mi spingo contro di lui sin che non sento il suo bacino premere sui glutei, ora l’ho completamente dentro e posso chiudermi per sentirlo meglio. Mi ha penetrata con una tale facilità che certamente l’ho sconvolto, forse ora ha capito quanto lo voglio, non resta che fargli intendere come lo voglio. Inizio a muovermi sfruttando tutto il suo pene, mi allontano per poi tornare violentemente contro di lui.

- Scopami!

Urlo questo mio desiderio con una tale intensità che non può restare ignorato. Infatti, lui inizia a muoversi spingendo con violenza la sua carne nel mio ventre con un ritmo velocissimo.
Così mi piace!

- No, non rallentare…!

Lo prego ma lui tentenna sino ad uscire da me.

- Che ti succede?
- Sei… sei troppo…!
- Troia?
- No, eccitante!

Appoggio la schiena all’anfora e lo chiamo a me, apro le gambe e cerco di prenderlo in quella posizione. Non è facile in piedi, sono troppo alta con i tacchi e devo abbassare il pube ma riesce a penetrarmi. Come entra una scossa di piacere mi fa contrarre, non me lo aspettavo ma il membro preme con forza nel punto più sensibile. Mi fa godere ma fa male. Lui non comprende il significato della mia espressione e spinge con ancora più forza.

- Piano! Così mi squarti!
- Ti piace…!

E mi da un colpo ancora più intenso di prima.

- No! Così mi fai male!

Lui borbotta qualche scusa e sento il suo membro ammorbidirsi dentro di me.
Devo recuperare la situazione.
Lo allontano con dolcezza e mi levo il top fissandolo negli occhi, questo mio gesto lo rassicura e noto che il suo membro reagisce bene.

- Fammelo leccare un po’!


**

Laura si è accoppiata violentemente con il ragazzo ma non l’ho sentita venire, ora che si è spogliata del tutto e stesa in terra vuole sicuramente goderselo più a lungo. Non le bastava una “sveltina”.
Stesa a gambe spalancate, a beneficio degli astanti, lecca languidamente il membro del ragazzo, lo succhia mentre si masturba con una mano. Sembra quasi in attesa di un altro uomo tra le sue gambe e forse sta proprio sognando questo mentre continua a succhiare quel membro che poco prima aveva dentro. Nessuno si fa avanti, però. Forse sono tutti rapiti dallo spettacolo e preferiscono guardare.
Soddisfatta dall’erezione che sente tra le labbra fa stendere il ragazzo quindi le sbatte la vulva sulla faccia e si fa leccare sin che non vedo il suo viso trasformarsi. Non penso stia venendo ma gode veramente tanto.
Laura riprende la posizione di prima, offre ancora le terga al ragazzo e si fa penetrare così. Come prima lo incita a sbatterla con sempre maggiore violenza, lo vuole sentire dentro, a fondo e godere passivamente delle sue spinte. È stravolta dal piacere ed in pieno delirio gli chiede di stendersi per salirgli sopra. Lui si siede su di un tavolo e chiama Laura sopra. Lei si sistema e cala sul membro, lo prende, si fa penetrare con un espressione da vera fanatica del sesso (troia) sul viso. Inizia a muovesi come solo lei sa fare incurante delle preghiere del ragazzo. Laura salta su quell’asta sin che lui non tenta di sollevarla, ma lei insiste impietosa sino alla resa del ragazzo che, spingendo in alto il bacino, la riempie con il suo seme. Laura non si ferma, non si cura dell’orgasmo del ragazzo, continua a muoversi sopra quel pene che eiacula dentro di lei sin che non comprende che lo ha spremuto troppo. Allora si solleva e prende il posto del ragazzo, apre le gambe e chiama il suo amante.

- Rimettimelo dentro!

Lo prega mentre tenta di guidare il membro stanco dentro di sé.

- Allora leccami!

Ordina quando capisce che non può pretendere troppo. Lui l’accontenta, si tuffa tra le sue gambe e la divora. Laura ha degli spasmi sempre più violenti sin che non urla.
Le mancava davvero poco ma ha dovuto rinunziare ad un orgasmo vaginale.
Penso ne abbia abbastanza ma lei riprende fiato e scivola giù dal tavolo, si inginocchia dinanzi al ragazzo e torna a giocare con il suo membro. Lo prende tra le labbra dolcemente e torna ad eccitarlo. Sento la voce del ragazzo sconvolta domandarle:

- Ma non ti basta?
- No!
- Ma…
- Voglio ancora godere!

Laura ci sa fare ed è determinata, lavora quel membro mettendoci tutta la sua esperienza e la voglia che ancora ha dentro. Lo sente crescere tra le labbra ed animarsi pronto a soddisfarla ancora. Ora che ha già goduto si può concedere d’osservare meglio il sesso del ragazzo, lo mena dolcemente per un po’, quindi la vedo sollevare una gamba e mettersi sopra di lui nel classico 69.
Vanno avanti in quel modo a lungo donandosi piacere a vicenda stimolati dal piacere che ricevono. Laura lo porta al limite quindi rallenta e si concentra sul proprio piacere, gioca con lui sin che non scivola via e si stende.

- Ti voglio dentro!

Lui si posiziona dietro di lei, oggi Laura vuole godere così. Sono sufficienti pochi colpi per farla venire e soddisfare la sua voglia di orgasmo vaginale.

- Riempimi ancora! – ansima mentre gode

Il ragazzo forse non è pronto ma si muove sin che non rantola ancora dentro il suo ventre.

Lentamente Laura si riveste, indossa la gonna e raccoglie il top. Ha lo sguardo fisso nel vuoto e si muove languida. Si allontana dal ragazzo senza salutarlo camminando incerta sulle gambe, pare venga verso di me ma poi devia verso alcuni degli uomini che hanno assistito a tutto l’amplesso, si ferma dinanzi a loro e lentamente solleva la gonna.

- Qualcuno vuole ripulirmi?

Rimango profondamente colpito da questa mossa di Laura, mi avvicino a lei in tempo per vederla aprire leggermente le gambe alla lingua di due uomini che meticolosamente leccano il seme che cola dalla sua vulva arrossata. Il suo seno nudo si muove sensuale al ritmo di un respiro sempre più veloce ed affannoso mentre il ventre torna a contrarsi spasmodicamente ed i glutei si tendono. Laura rimane in silenzio sin che non reclina il capo volgendo il viso al cielo e geme ancora di piacere.
Soddisfatta sistema la gonna e ringrazia con un sorriso i due uomini, quindi s’incammina verso il posteggio mentre indossa il top. Evidentemente per oggi ne ha avuto abbastanza.

Una storia di Laura e Luciano M.

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