lunedì 6 aprile 2015

Fatti riempire!

Quella sera ti guardavo, ti osservavo, scrutavo, spiavo… a pochi metri da te.

Eri finalmente libera di fare ciò che volevi, senza limiti, davanti a me con il tuo amante.

Il percorso era stato lungo, tanti discorsi, tante bugie, tanti sotterfugi… poi la chiarezza: avevi ammesso di avere una relazione (finalmente).

Quando hai visto la mia reazione alla notizia hai compreso che non scherzavo quando affermavo di voler vedere come facevi sesso con un altro e, nel caso, di unirmi a voi, per il tuo piacere.



Quella sera mentre osservavo come ti spogliavi davanti a lui, ripensavo alle tue parole, alla tua richiesta di non intervenire per quella volta. Dovevo limitarmi ad osservare. Ero convinto che non saresti andata sino in fondo, ero certo che non saresti riuscita a farti scopare davanti ai miei occhi.

Mentre ti levavi gli slip mi volgevi le spalle, ma sapevo che eri conscia della mia presenza, lo capivo da come tentavi di spostare lo sguardo nella mia direzione senza farti notare, eri combattuta tra bisogno di cogliere l’eccitazione negli occhi del tuo amante e la curiosità di carpire le mie emozioni.

Sei salita su di lui, sulle sue ginocchia. Eri praticamente nuda, le sue mani scorrevano delicate sulla tua morbida pelle, timide di spingersi verso la tua intimità. Ero ancora dubbioso, incerto, sulla tua determinazione.

Invece gli hai afferrato il membro, te lo sei guidato verso il pube, lo hai strofinato per un attimo sulle labbra già umide, quindi sei scesa lentamente facendoti penetrare da lui.

Ho visto il suo membro sparire dentro di te. Lo hai accolto tutto mentre emettevi un delicato gemito di piacere, ti sei spinta in basso per farti penetrare a fondo e insistevi come se non ti bastasse.

Non so spiegare le mie emozioni in quel momento, guardavo la tua vulva aperta intorno a quel membro, ti sapevo piena di lui ma non provavo gelosia. Forse solo un leggero dolore per la prova definitiva della tua infedeltà. Poi è arrivata prepotente l’eccitazione, allora mi sono scoperto a desiderare che non ti fermassi, volevo vederti godere. Mi stavi mostrando quanto sapevi essere femmina e quanto il tuo intero essere fosse votato al sesso, eri magnifica... sei magnifica quando scopi, anche se lo fai con un altro. Anzi, in queste occasioni posso vedere come sei realmente senza che i miei sensi siano obnubilati dal piacere che sa donare il tuo corpo.

Hai iniziato a muoverti, salivi e scendevi, eri eccitata, forse troppo eccitata a giudicare da quanti umori lasciavi sull’asta di carne che scorreva dentro di te. So che stavi godendo, me lo dicevano i tuo gemiti, il tuo respiro, il tuo corpo.

Non hai cambiato molte posizioni, sei venuta quasi subito.

Un orgasmo intenso, apparentemente lunghissimo. Ti sei dimenata in preda al piacere, lo hai cavalcato sempre più veloce. Pareva volessi farti aprire definitivamente da lui tanto scendevi veloce.

Poi quel gioco è finito e ne sono iniziati altri.



Ma c’è una cosa che non ti ho mai detto.

Perché, quella sera, hai deciso di far venire il tuo amante con le labbra e la lingua invece di farti riempire il ventre da lui?

So che lo avevi già preso sino in fondo, so che ami sentire il seme che si spande nel tuo ventre così come ami il contatto della carne dentro di te. Quella sera, e non solo quella sera, lo avevi preso senza alcuna precauzione, senza il profilattico.

La prossima volta spingiti veramente sino in fondo: fatti riempire!

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