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Sotto la gonna
Laura entra in camera senza nemmeno
salutarmi, lancia il sacco con il telo da mare sulla sedia e viene a
cercarmi sul terrazzino dove mi ero riparato dal sole.
- Ciao! Stufa di sole per oggi? – le domando
Lei non mi risponde, ma si china su di me per baciarmi con passione. Non
mi lascia il tempo di respirare mentre sale a cavallo delle mie gambe
dopo aver sollevato leggermente il cortissimo gonnellino che usa per
andare in spiaggia. Continua a baciarmi mentre la sua mano scivola
decisa sul mio sesso eccitandolo.
- Ho voglia! – mi sussurra con un tono di voce che non lascia dubbi
La lascio fare e mi godo il suo desiderio sin che non resisto e le
faccio saltare il reggiseno sopra le mammelle. Ha i capezzoli gonfi che
richiamano i miei baci ma lei mi ha già spogliato e sta strofinando il
pube contro il membro.
Noto solo in questo momento che è nuda sotto, il gonnellino svolazzante
m’impedisce di guardare giù ma sento la sua pelle contro la mia. Laura
si solleva leggermente e si guida il mio sesso dentro, quindi scende e
si fa penetrare a fondo.
È eccitata e bagnata, scivolo dentro di lei saziandola.
Laura geme e si spinge giù, sempre più giù sin che non respira a fondo e
si calma.
Mi abbraccia ed inizia a muoversi su di me, senza salire e scendere ma
semplicemente orbitando con il bacino. Il suo ventre mi risucchia
dentro, la sento stringersi e dilatarsi con una regolarità che non
lascia speranze.
- Che ti prende? – le domando
- Scopami! – è la sua risposta
- Sei eccitata… troppo eccitata. – le faccio notare.
- Saziami!
Spingo in alto il bacino e lei mugola soddisfatta.
- Andiamo sul letto? – le domando
- NO! – urla.
Le afferro i glutei con forza e la guido nell’amplesso, stringo la
natiche sino a farle male e lei geme ancora più forte. So che le piace!
I suoi occhi carichi di desiderio hanno un effetto micidiale su di me,
più del suo corpo. Voglio farla godere ed insinuo un dito tra le
natiche, accarezzo dolcemente il buchino posteriore mentre lei si muove
su di me. Non spingo, non voglio penetrarla lì, la voglio solo
stuzzicare e lei apprezza.
Sto godendo del suo corpo e del suo respiro sempre più veloce,
percepisco il piacere che prova da tanti piccoli sintomi che ho imparato
a conoscere in questi anni e questo mi eccita sempre di più. Spingo il
dito in avanti, incontro il mio pene che è quasi tutto in lei, allora
scorro lungo l’asta e divarico le labbra. Riesco ad infilare un dito
nella sua vagina a fianco del mio sesso e questo la fa impazzire.
- Sei larga… sei in calore! – le sussurro
Lei mugola confermando le mie ipotesi.
Laura sta per venire ma si trattiene, evidentemente è troppo presto ed
un orgasmo non la soddisferebbe a fondo in questo momento. Allontano le
mani da lei per portarle sul seno e spingerla indietro. Lei allontana il
busto da me, si appoggia con le mani sulle mie ginocchia ed espone il
suo magnifico corpo. Ora non riesce più a muovesi come prima, solo il
pube si solleva ed abbassa regolarmente intorno al mio pene.
Le accarezzo il seno, le labbra e lei subito mi succhia il dito. La
lascio fare per un po’, poi con quello stesso dito scendo sulla gola, in
mezzo al seno e giù sul bacino sino al pube. Qui incontro il clitoride
esposto e lo stuzzico sin che Laura non serra gli occhi e si lancia
verso di me. Apre ancora di più le gambe mentre una serie di convulsioni
le scuote il corpo. Non urla e non geme, non riesce a respirare, si
preme contro di me inghiottendo tutto il mio sesso nel ventre.
L’abbraccio e spingo in alto il bacino per farglielo sentire meglio.
Pare eterno il suo orgasmo.
Finalmente respira e prende a muoversi in preda ad un apparente follia,
sale e scende su di me scorrendo tutta l’asta. È talmente dilatata e
bagnata che le mie sensazioni sono ridotte al minimo quindi resisto più
del previsto. Lei è instancabile, mi vuole dentro.
- Vieni! – mi prega
- Non ancora! – la sfido
Laura, allora, rallenta ma cambia movimento. Ora il bacino descrive
delle orbite circolari mentre sale e scende. La vagina si stringe
regolarmente sul mio sesso ed è irresistibile.
- Vieni? – mi domanda ancora eccitata
Il piacere è sempre più intenso, tanto da non riuscire a controllarlo.
Mi lascio andare ed esplodo dentro di lei.
Come lei coglie il mio orgasmo rallenta, si muove dolcemente sin che non
scende e raccoglie i miei ultimi istanti di piacere profondamente nel
ventre.
Sazia crolla su di me e mi abbraccia con il viso appoggiato sulla
spalla. Il seno preme sul mio petto e sento il respiro regolarizzarsi
lentamente. Laura, però, non si solleva, mi tiene dentro anche quando
decide di baciarmi.
Un bacio lungo, carico di passione ed amore ora che ha soddisfatto la
voglia.
- Che ti è successo? – le domando ora che è più calma
- Avevo voglia di te…
- Improvvisa?
- Sì – confessa
- Eri troppo eccitata!
Le facci notare mentre accarezzo la pelle morbida della schiena...
Lei abbassa lo sguardo e inspira a fondo, immagino intenda alzarsi ma
rimane dov’è con il mio membro in via di rilassamento ancora dentro. Mi
distraggo nel notare come è umido il nostro contatto, ho la sensazione
che un po’ del mio seme stia colando giù attraverso la sua vagina aperta
su di me ed il pensiero è davvero piacevole. Improvvisamente lei
inizia:
- Ero giù in spiaggia… e prendevo il sole sulla schiena sdraiata supina
sulla sabbia. Sentivo i raggi premere sulla pelle… era stupendo. Non
c’era nessuno nei paraggi e mi stavo rilassando, quasi assopendo, quando
ho sentito un’ombra.
Sai quando ti accorgi che il sole non ti accarezza più come prima?
Annuisco.
- Apro gli occhi e vedo due piedi vicino a me, faccio per sollevare il
viso e sento una voce, molto femminile che mi chiede se può stendersi
vicino a me...
- Continua ! – la sollecito
- Lei si siede ed io mi volto, vedo una bellissima ragazza con dei
lunghi capelli neri, un bel corpo dalla pelle ancora bianca ed un seno
piccolo ma bello, davvero bello, scoperto come il mio. Lei mi chiede
ancora: “Ti spiace se mi stendo qui?”
- “No, nessun problema!” rispondo, poi ci presentiamo. Lei mi confessa
che voleva prendere un po’ di sole in top-less ma preferiva evitare le
zone più affollate. Parliamo un po’, di tutto e di niente, poi lei mi
chiede di spalmarle la schiena…
Io mi preparo mentre si stende e non posso fare a meno di notare quanto
sia ben fatta… le appoggio le mani sulla pelle ed inizio a massaggiarla
con la crema.
Mentre le passo le mani sopra sento come i suoi muscoli si rilassano, il
suo corpo diventa sempre più morbido… benché sia magrissima… sento le
ossa sotto la pelle ma… morbida.
Mi piace toccarla e, forse, indugio un po’ troppo…
Non dico nulla, mi limito ad ascoltarla. La sua voce tradisce un’intensa
emozione e mi stupisce il fatto che continua a non guardarmi negli
occhi.
- Mi stendo al suo fianco, lei non dice nulla per un bel po’, penso si
sia addormentata poi, improvvisamente mi dice: “Sai che hai delle mani
stupende?”
Non so cosa replicare e la ringrazio, davvero non so cosa dire in quel
momento!
Laura solleva il viso e finalmente mi guarda, poi continua.
- Io ero stesa sulla schiena, occhi chiusi per il sole, quando sento la
sua voce: “Sei senza crema… hai una pelle magnifica, bella scura, ma…
forse è meglio che ne metti un po’!”
Faccio per sollevarmi per prendere la crema dalla borsa ma lei mi
anticipa: “Aspetta, te la metto io!”
Non so cosa fare… sono indecisa… poi rimango stesa, immobile.
Le sue mani non tardano.
Sento che si appoggiano delicate sulla pancia, sono calde e intrise di
crema. Inizia a spalmarla e… mi piace!
Lei sale verso il seno, gli gira intorno, sale sul collo poi scende alle
spalle. Sento il suo respiro vicinissimo, ne posso cogliere il profumo…
penso che dovrei mettermi seduta e finirlo io di spalmarmi ma… mi
piace.
Le mani sfiorano il seno, girano intorno delicate senza mai sfiorarlo,
poi scendono sui fianchi… si allontanano e, forse, la mia espressione
tradisce la delusione che ho provato perché lei torna verso il seno e
questa volta me lo afferra tra i palmi.
Ho un brivido di piacere, sento i capezzoli spingere sulle sue mani, si
stanno inturgidendo e non riesco a fermarli.
Lei mugola soddisfatta ed insiste sul mio seno.
Mi stavo eccitando!
Laura mi fissa ancora negli occhi mentre confessa, sento che dentro di
lei sta accadendo qualcosa: il ventre fino a poco fa rilassato inizia a
contrarsi. Inutile ammettere che mi stavo eccitando anch’io con le sue
parole e le immagini del suo corpo sfiorato da altre mani femminili che
la mia fantasia stava generando.
- Ho la sensazione che le sue labbra siano vicinissime alle mie, ma non
ho il coraggio di aprire gli occhi per costatarlo.
Preferisco lasciarla fare, senza fermarla e senza incoraggiarla.
Lentamente lei abbandona il mio seno, fa scivolare le mani sulla pelle e
scende giù verso il ventre… lenta ma inesorabile. Mi accorgo che sto
respirando sempre più veloce e cerco di calmarmi ma non ci riesco!
Lei prende altra crema e mi spalma le gambe, scorre ovunque poi scende
nell’interno delle cosce, me le fa divaricare leggermente e si spinge
sino a sfiorarmi il pube. Senza toccarlo mai.
Sto per perdere il controllo, non so cosa mi prende ma quelle mani mi
stanno facendo eccitare come raramente mi è capitato.
Lei tiene una mano sulle mie cosce e porta l’altra sul seno, me lo
stringe delicatamente… sento il suo respiro… apro gli occhi ed è lì: a
pochi centimetri dal mio viso.
La fisso a lungo negli occhi poi… apro le labbra e mi scopro a dire:
“baciami!”
Il mio sesso si sta rivitalizzando, all’ultima frase di Laura una fitta
d’eccitazione percorre il mio corpo e si riversa sul pene ancora dentro
di lei.
- Lei si avvicina ed appoggia le labbra alle mie, non avevo mai baciato
una donna… non così almeno. Chiudo gli occhi e mi lascio andare… è un
bacio dolce ma appassionato. Mentre siamo unite la sua mano scivola
sotto gli slip del costume e sfiora la pelle della vagina, mi apre le
labbra e s’insinua in me.
Lei si accorge da come la bacio che mi piace e prende coraggio, scivola
sul clitoride mentre mi stringe il seno… mi piace, godo e la bacio
sempre più intensamente.
Inconsciamente le appoggio una mano sulle gambe e accarezzo la sua pelle
vellutata, non so cosa fare, come agire, non so come toccarla… la
lascio fare. Lei mi sta stimolando sempre più velocemente il clitoride,
io apro le gambe e mi offro completamente, spero quasi che m’infili il
dito dentro ma si limita a scivolare sul mio buchino senza mai forzare
per entrare. Sollevo il pube e lo abbasso ripetutamente, mi sta facendo
godere e… alla fine ho un orgasmo che mi sconvolge tanto è lento e
lungo.
Lei non smette di baciarmi sin che non sente che mi sto rilassando.
Alla fine si stende vicino a me e mi sussurra: “Grazie!”
“Grazie di che?” penso “Sei tu che mi ha fatto godere” dico poi ad alta
voce.
Lei mi guarda con occhi dolcissimi, è stesa su di un fianco e mi fissa.
Senza ragionare allungo una mano verso il suo corpo ed inizio a
toccarla. Prima sul seno, i capezzoli sono durissimi, poi scendo e senza
preamboli le infilo una mano sotto lo slip e cerco la sua vagina.
È depilata come me, è morbida, è bagnata!
Come le sfioro il clitoride lei serra gli occhi e geme, solleva
leggermente la gamba e si apre a me. La fisso mentre la tocco, vedo sul
suo viso l’effetto che ha la mia mano su di lei e mi eccita. La torturo
lentamente, la stimolo con dolcezza senza premere scivolando sul
clitoride.
Viene quasi subito, stringe le cosce sulla mia mano e me la imprigiona
mentre gode… il suo viso è bellissimo… il seno… il bacino che si
contrae… sento il suo piacere colarmi sulla mano…
Ti giuro non ho mai provato nulla di simile!
Fisso Laura con gli occhi orami secchi tanto sono stati spalancati dallo
stupore.
- Hei! Sento che ti sta eccitando questa storia…
Laura inizia a muoversi sul mio membro nuovamente in piena e dolorosa
erezione. Sposta il bacino avanti e indietro mentre stringe gli
addominali.
- Ti piace? – mi domanda
- Non ti fermare! – la prego
Il nostro amplesso riprende, più dolce di prima ma ugualmente intenso.
Laura sta nuovamente godendo ed io non riesco a resisterle. Solo un
pensiero mi distrae da quanto stiamo facendo:
- È vero?
- Cosa? – mi domanda lei con la voce roca
- Quello che mi hai raccontato o…
- O?
- O era solo un modo per eccitarmi?
Laura chiude gli occhi e si concentra sui suoi movimenti, non parla sin
che non mi accorgo che sta quasi per raggiungere un nuovo orgasmo.
- Si chiama Silvia… è tutto vero!
Quasi nello stesso istante sento il suo corpo irrigidirsi prima di
contorcersi nell’orgasmo.
Laura non mi da tregua sin che non mi sente ancora una volta pulsare
dentro di lei, quindi mi concede il tempo di riprendere fiato prima di
sollevarsi indolenzita. Mentre si avvia verso il bagno conferma:
- Se vuoi te la presento questa sera!
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