Immagini, fotogrammi, che rimangono impressi nella mente e la eccitano a dismisura.
I primi, quelli forse più eccitanti, riguardano il tuo modo di vestire quando vuoi tradire, quando sei preda di un irrefrenabile desiderio erotico che devi assolutamente soddisfare.
Ti osservo mentre allacci il reggiseno che hai appena comprato con quel preciso intento, hai già indossato gli slip abbinati e le calze. Appoggi una gamba alla sedia ed incavi il ventre mentre con le mani dietro la schiena lo chiudi. Guardo l’elastico del reggicalze tendersi sopra la curva della coscia. Ti senti eccitante e, per natura, il tuo corpo assume delle posture che mettono in risalto le curve. Ti viene naturale apparire eccitante e desiderabile.
Penso alle mani che ti accarezzeranno, che scivoleranno sulle calze nell’interno coscia per raggiungere il fulcro della tua femminilità. Penso alle dita che slacceranno il reggiseno che hai indossato con tanta cura, a quei magnifici slip che non riusciranno a coprirti a lungo… a meno che non vorrai solamente scostarli prima di farti penetrare. Ti piace indossare la biancheria quando ti dai, ti fa sentire ancora più eccitante o forse il fatto di non denudarti completamente avvalora il senso di “proibito” di sesso “rubato” insito in ogni tradimento. Noto come testi il reggiseno, a volte rivolti le coppe e lo trasformi in “balconcino” poi ti osservi allo specchio. Il contatto sulla pelle del seno, i delicati morsetti sui capezzoli ti eccitano e non vuoi rinunciarvi. Quando vuoi tradire indossi gli slip sopra l’eventuale elastico del reggicalze, così puoi sfilarli senza slacciarlo. Sono tutti segnali che ho imparato ad apprezzare poiché mi fanno sognare.
Quando sei in azione i particolari si moltiplicano.
Hai un modo unico di farti desiderare, anche quando il risultato è scontato, quando lui è conscio della tua totale disponibilità, ti fai accarezzare a lungo. Offri poco alla volta il tuo corpo, non parli mai, non chiedi particolari carezze; esponi il corpo alle mani e lasci intendere con sensuali mugolii dove vuoi essere stimolata.
Hai un modo unico di pressare il volto del tuo amante contro la vulva ed arcuare la schiena mentre la sua lingua ti fa godere. Inizi a concentrarti, chiudi gli occhi, sollevi il pube contro il suo volto ed apri sempre di più le gambe. Lo vuoi, lo desideri, lo pretendi dentro ma ti dai lentamente. Ti fai leccare tutta, vuoi essere bagnata da lui come per dirgli che pretendi tutto il suo liquido seminale.
Quando ti prepari alla penetrazione tutti i muscoli del tuo corpo si tendono, le gambe già stupende assumono una forma rasente la perfezione. Il ventre si prepara, la vagina si apre, sei sempre bagnata. Non ti ho mai visto iniziare un amplesso senza essere già pronta ed accogliente. Il bacino freme mentre ti penetrano, è impaziente. La stessa impressione che si coglie nella tua espressione. Quando stai sopra scendi sempre lentamente, la bocca dischiusa e l’espressione concentrata. Non ti vuoi perdere un solo istante. Poi lo fai entrare tutto dentro di te, a volte porti la mano sul pube e misuri la distanza che ti separa dal tuo amante, sei sempre aderente a lui. Soddisfatta ancheggi, spingi il pube avanti ed indietro lenta prima di sollevarti e riprenderlo. Sei magnifica quando ti lasci cadere su di lui e dopo aver spinto giù il sedere lo baci, ingoi la sua lingua mentre solo il ventre si stacca dalla sua pelle a ritmo del respiro. Oppure raddrizzi la schiena prima d’inarcarla all’indietro nell’attimo che lo senti pulsare.
A volte sei attiva altre passiva e ti lasci scopare.
Distesa con le gambe aperte, le braccia aperte ed il seno che sobbalza ad ogni colpo. Ogni volta che entra in te inspiri e gonfi il petto, poi rilasci l’aria e contrai il ventre abbassando il pube. Riesci a seguire il membro che ti penetra in modo perfetto per incrementare le tue sensazioni.
Ho in mente una scena fantastica: eri carponi, gambe leggermente aperte, sedere in alto e le mani serrate sulla spalliera del letto. Il tuo amante si muoveva veloce dentro di te, eri tanto eccitata che il tuo stesso lubrificante scivolava giù dalle cosce. Il ventre si gonfiava ogni volta che entrava tanto erano generose le sue dimensioni, il seno rimbalzava su e giù e tu gemevi forte. Lui non si è fermato per il tuo orgasmo, ha continuato a sbatterti nonostante ascoltando le tue preghiere. Non si è fermato nemmeno quando ha iniziato a venire. Il membro usciva dalla tua vagina lucido dei tuoi umori e di seme, ogni volta che entrava un po’ di sperma schizzava fuori dalle labbra e colava sulla tua pelle. Un suono incedibile accompagnava ogni penetrazione. Tu sentivi quel liquido denso e caldo che ti veniva spinto dentro il ventre ad ogni affondo, ne sentivi una parte colare sulle cosce e godevi ancora di più. Al termine lo hai voluto che restasse dentro ed hai preso a muovere il pube come per risucchiare quel poco che era ancora rimasto. Poi sei crollata sul letto a pancia in giù con le gambe aperte e sei rimasta così mentre dalle labbra aperte della vagina continuava a colare del seme.
Un’altra scena indimenticabile, al mare, sulla spiaggia di una caletta isolata. Eri nuda sopra di lui, lo cavalcavi, salivi e scendevi su quel membro che ti faceva godere, lo facevi lentamente sin che non ti sei adagiata su di lui, hai afferrato il suo volto ed hai premuto le labbra contro le sue. Sei venuta in quel modo senza staccare la bocca dalla sua. Mentre godevi muovevi il bacino in un modo troppo eccitante, lo tenevi completamente dentro, sei rimasta così per un tempo interminabile. Solo quando hai sollevato il sedere per farlo uscire ho potuto notare che era già floscio ed un rivolo di seme lo seguiva. Ti eri fatta riempire ancora una volta per soddisfare il tuo desiderio di sentirlo pulsare dentro.
Dentro il ventre.
Questo è il tuo finale ideale d’ogni amplesso.
Quanti ti hanno riempita?
Quante volte sei arrivata a casa con gli slip imbrattati di seme che fuoriesce dopo un rapporto?
Sono tanti i particolari di una donna infedele.
Questi sono solamente alcuni dei tuoi, una parte, quella che ora mi viene alla mente.
Erotica
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