Il vestito sale lentamente trascinato
dalle tue mani scoprendo la pelle abbronzata, i miei occhi ed i suoi
occhi cercano il segno bianco del costume senza trovarlo. Ancheggi
maliziosa, al ritmo della musica che giunge lieve da fuori, senza
scoprire il pube, mantieni l’orlo del vestito proprio lì e torturi i
nostri occhi. Sai già che ti concederai ma vuoi farti sospirare,
desiderare, sognare, forse pregare.
Finalmente sollevi il tessuto
sino in vita e mostri il pube nudo, completamente depilato che mostra le
labbra vogliose. Il tuo desiderio è palese, lo si può comprendere
osservandoti da dietro per come contrai i muscoli dei glutei. Dinanzi la
tua vulva è lucida, pronta ed accogliente.
Nessun altro preliminare, lo vuoi.
Lo
spingi verso il divanetto e Sali sopra di lui, strusci il pube sul suo
membro duro e pronto e giochi offrendogli le tue labbra da baciare ma
non gli concedi la bocca. Ti sollevi quel poco che basta per guidartelo
dentro e cali su di lui.
Ti scivola dentro e tu scendi accogliendolo tutto.
Attendi
di sentirti piena poi inizi a muoverti spostando il bacino avanti e
indietro mentre sali e scendi. Un movimento complesso che sai fare alla
perfezione e che ti fa godere subito. Lo senti bene quanto ti entra
dentro, come ti apre il ventre.
Ansimi, gemi e ti muovi sempre più veloce.
Con
una mano ti appoggi alla sua spalla mentre con l’altra trattieni il
vestito sopra il seno. Vuoi i suoi baci sui capezzoli e ti spingi contro
di lui senza mai fermarti.
Prossima all’orgasmo ti fermi tenendolo
tutto dentro per qualche istante in cui ansimi, quindi ti sollevi e ti
volti prima di risalire su di lui. Apri le gambe e scendi lenta
aspettando che te lo guidi dentro. Ora lasci fare a lui. Mi guardi
mentre lui spinge con il bacino la carne dentro di te. Ti fai scopare
lentamente senza reagire, ti limiti a godere di quei colpi regolari. La
mano che teneva il vestito sul seno scivola verso il basso seguita dalla
stoffa, la porti sul pube per afferrare i suoi testicoli e stringerli
mentre si muove. Lo tiri verso di te, lo chiami sempre più dentro.
Dolcemente ti masturbi come se non ti fosse sufficiente quel palo che ti
viola il ventre. Godi e ti lasci cadere indietro, appoggi la schiena
contro di lui che non perde il ritmo. Lui ti prende per le gambe e te le
apre per muoversi meglio nella tua caverna insaziabile.
Ti sento
urlare di piacere nel preciso istante in cui il tuo ventre si contrae.
Ti spingi verso il basso per prenderlo completamente dentro e godi.
Continui a godere sotto i suoi colpi sin che non rilasci ogni muscolo e crolli esausta.
Lentamente ti sollevi, mi guardi mentre ti sfili dall’alto il vestito per rimanere finalmente nuda.
Sei bellissima sudata con la pelle abbronzata ed il piacere dipinto sul viso.
Tendi una mano verso di lui e lo fai alzare poi ti sdrai sul divano, apri le gambe e lo chiami.
Lui
ti strofina il pene sul pube, ti apre le labbra poi ti penetra ancora.
La sua carne sparisce dentro di te lentamente. I tuoi occhi sono
assenti, sembri disinteressata a tutto ora che hai goduto ma ti lasci
sbattere. Apri la bocca per succhiare il dito che ti sfiora le labbra,
lui pare indeciso: la tua bocca promette un piacere ancora più intenso
del ventre ma sei così calda, così morbida ed accogliente che è
impossibile resistere e ti viene dentro. Pulsa tutto il suo seme dentro
di te che, ad occhi chiusi, ti godi ancora questa sensazione.
Quando
si allontana da te rimani lì stesa sul divano nella stessa posizione.
Non ti ricomponi, lasci che il seme coli dalla vagina lento sulla pelle
delle cosce e da li sul vestito che hai steso sul divano.
Mi slaccio i
calzoni e ti porgo il pene sulle labbra, tu apri la bocca e lo ingoi
subito. Mentre succhi ti domando cosa hai intenzione di fare nei
prossimi giorni, abbiamo ancora più di una settimana da passare in
questo villaggio prima della fine delle ferie.
Non rispondi, non puoi con la bocca piena. So già la tua risposta, farai il pieno di seme maschile, la tua vera passione.
Mi
allontani da te e rimani a fissare il mio sesso che punta al tuo viso.
Lentamente ti alzi e mi fai prendere il tuo posto, sul tuo vestito steso
sul divano e macchiato di seme, quindi ti volti e come prima cali, ma
su di me questa volta. Solo che non lo vuoi nel ventre, riconosco come
scendi, il mio membro è bagnato dalla tua saliva e tu poggi l’ano sulla
cappella. Ti rilassi e scendi lentamente per impalarti su di me.
Sento
lo sfintere che si apre e tu urli mentre te lo prendi tutto nelle
viscere. Cali completamente ti fai aprire da me e rimani immobile per
abituarti a questa nuova presenza. Sento il tuo respiro rallentare e
quando sei pronta torni a muoverti.
I tuoi gemiti ora sono urla di
piacere, un misto di dolore e godimento. Non posso scorgere i tuoi occhi
ma so che stai guardando lui poiché la sua presenza ti eccita. Ti ha
appena riempita e tu ti stai facendo impalare da me. Colgo la tua
eccitazione da come ti muovi, stai cercando un nuovo orgasmo.
Il seme
dalla vagina cola sempre di più ora che ti muovi e che il mio membro ti
preme da dietro, cola sino alla mia asta e la lubrifica ancora per te.
Mentre
il tuo respiro aumenta ti sento rantolare delle parole incomprensibili,
mi pare che tu stia implorando: “scopami”, “scopami ancora”. Non so se è
rivolto a me o a lui, mi chiedo se ora ne vuoi due dentro di te, mi
chiedo sino a che punto sei disposta ad arrivare ed il pensiero che lui
possa scoparti ancora mentre sono dentro alle tue viscere mi eccita ma
eccita anche te che torni a godere e ti contorci in un nuovo orgasmo.
Non riesco a trattenermi e vendo dentro alle tue viscere. Tutta l’eccitazione che mi hai donato si scarica dentro te.
Malferma
sulle gambe ti sollevi e ti inginocchi dinanzi a me, dinanzi a lui. Il
tuo respiro è affannato ma hai una espressione di puro piacere sul viso e
rimani immobile senza guardare nessuno di noi, fissi la piccola pozza
di sperma che si sta formando sotto di te.
Hai preso così tanto seme dentro che il tuo corpo non riesce a trattenerlo.
Non parli, non fai nulla neppure quando noi ci rivestiamo.
Se
non stai ancora godendo allora stai pensando a come farti scopare la
prossima volta e qualcosa nei tuoi occhi mi dice che non dovrò aspettare
molto per scoprirlo.
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